L’evento è legato al tema della formazione e delle competenze chiave che occorrono per “innescare” l’innovazione nelle nostre imprese, sarà condotto da Maurizio Melis, divulgatore di scienza e tecnologia, conduttore su Radio 24 della trasmissione “Smart City, voci e luoghi dell’innovazione”
La pervasività della Digital Transformation sta spingendo le organizzazioni a sviluppare in ogni area aziendale nuove competenze e professionalità: non si tratta più, quindi, di un fenomeno che riguarda solo la direzione IT o le imprese tecnologiche italiane, ma di una realtà per tutti i settori e le funzioni aziendali, che impone un ripensamento dei processi e servizi.
Al fine di colmare la distanza tra le “soluzioni tecnologiche” proposte dai centri di ricerca e i “problemi concreti di competitività” delle imprese, nasce il Centro di Competenza ARTES 4.0, coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna in risposta al bando MISE del 29 gennaio 2018, finalizzato proprio a costituire una rete ad alta specializzazione per il servizio all’innovazione delle imprese nelle aree della robotica avanzata e delle tecnologie digitali abilitanti collegate.
Del suo funzionamento e dei servizi offerti ce ne parlerà il Prof. Bergamasco della Scuola Superiore Sant’Anna; della “centralità dell’uomo” all’interno dello sviluppo tecnologico, del ruolo fondamentale dell’Economia Umanistica e del suo rapporto con il sistema finanziario, ci parlerà invece il Prof.Malvezzi, economista e uno dei massimi esperti a livello europeo di finanza di impresa.
A completare l’intervento ci saranno le testimonianze di 2 aziende che stanno contemporaneamente innovando le proprie linee produttive, ma anche assumendo personale aggiuntivo.
Tra le figure chiave per vincere la sfida dell’innovazione c’è poi l’Innovation Manager.
Tutti ne parlano e non c’è ambito in cui questa nuova figura professionale non venga evocata come soluzione di tutti i mali. Anche il Governo ha introdotto nella legge finanziaria specifici incentivi per il suo impiego nelle imprese e ha annunciato l’avvento di un albo specifico per questa figura professionale che, ritenuta fondamentale per traghettare le aziende verso la digitalizzazione e l’innovazione dei modelli di business, deve essere in possesso di adatti requisiti di qualificazione.
La fotografia attuale che ne emerge è quella di una figura impegnata in primis nell’esplorazione, nella valutazione delle opportunità di innovazione, nello scouting e nella selezione di potenziali partner quali startup e centri di ricerca. Si occupa poi di evangelizzazione culturale per introdurre nuove metodologie lean e agile e per favorire il change management che accompagni il cambiamento culturale in azienda. È quest’ultima l’attività considerata come più rilevante dagli Innovation Manager, consapevoli che la loro funzione non abbia come obiettivo principale la sola gestione di risorse o la selezione di progetti, ma anche l’avvio e la spinta di un più radicale cambiamento culturale e di mentalità all’interno dell’organizzazione, cercando di coinvolgere l’impresa in modo pervasivo.
Ne parleremo insieme a Massimo Andriolo, responsabile per l’Europa di GIMI (Global Innovation Management Insitute), Enrico Mastrofini, presidente ISIPM (Istituto Italiano Project Management) e Cinzia Giachetti vice-presidente della Fondazione IDI (istituto dirigenti italiani) e insieme ad alcuni casi concreti di utilizzo concreto di Innovation Management in azienda
A completamento dell’evento, visto che le aziende innovative crescono due volte più velocemente, sia in termini di occupazione che di vendite, rispetto alle imprese che non innovano, tratteremo il tema di come diventare innovativi e quali strumenti finanziari e tecnologici utilizzare al fine di “innescare” l’innovazione.